Padiglione villa romana

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Durante i lavori per la realizzazione di un centro commerciale è stata scoperta una villa romana risalente a un’epoca databile tra il II secolo a.c. ed il III d.c. Data l’importanza e la bellezza di un mosaico rinvenuto come pavimentazione di una delle stanze della villa, si è deciso di dare un giusto risalto a tutto il complesso, che era quasi certamente una residenza rurale di un ricco possidente terriero della vicina antica città di Alba Fucens. Dopo attenti e lunghi lavori di scavo, di studio, di restauro e consolidamento dei resti romani affiorati, si è proceduto alla progettazione e alla realizzazione di un padiglione di protezione che desse copertura all’antico impianto romano. Il padiglione è stato concepito come una “arca”, sollevata dal suolo e sospesa su dieci pilastri tubolari in acciaio (cinque per lato)

che a loro volta scaricano il peso della copertura su una complessa zattera di fondazione. Il dimensionamento e la realizzazione di questa zattera sono state due operazioni complesse, sia per la presenza di terreni di fondazione di tipo alluvionale dalla portanza abbastanza ridotta (in zona sismica di classe 1), sia proprio per la presenza dei ruderi antichi, dal tracciato per nulla regolare e diritto. La superficie coperta è pari a 800 metri quadrati; la luce massima tra i pilastri è di 23,8 metri lineari; le travi in legno lamellare hanno un’altezza al massimo ingombro di m. 2,35, per una lunghezza totale di m. 28,10.

Fotografie: Francesco Scipioni